In questi giorni il giardino sta cambiando colore, tante foglie accartocciate sono a terra, l’aria del mattino e della sera è decisamente più fresca. Siamo in autunno una stagione che in psicologia viene spesso associata a temi simbolici ed emotivi precisi, più che a un significato clinico vero e proprio. E’ probabile che vi sentiate in una fase di cambiamento o più tristi e malinconici del solito vediamo insieme cosa succede dentro di noi mentre la stagione avanza.
Ecco i principali filoni con cui la stagione autunnale viene interpretata o utilizzata:
Transizione e cambiamento
L’autunno è una stagione di passaggio. I segni del cambiamento come abbiamo già detto sono evidenti: la natura cambia colore, le giornate si accorciano, le temperature calano. In psicologia questo viene metaforicamente associato ai momenti di trasformazione della vita ovvero le fasi in cui si lascia andare qualcosa per fare spazio al nuovo.
Il “lasciare andare”
La caduta delle foglie è spesso usata come simbolo di: elaborazione del lutto o di una perdita, distacco da abitudini o relazioni, chiusura di un ciclo emotivo.
In psicoterapia, l’autunno può rappresentare il momento interno in cui si accetta di non poter trattenere tutto.
Umore e Seasonal Affective Disorder (SAD) : Per alcune persone l’autunno coincide con: calo dell’energia, malinconia, peggioramento dell’umore.
Questo può anticipare o manifestare forme lievi o moderate di disturbo affettivo stagionale, dovuto alla riduzione della luce solare. Ho avuto pazienti molto sensibili alla diminuzione di luce diurna che venivano sopraffatti da emozioni negative e che vedevo solo durante la stagione autunnale. Una sorta di “accompagnamento” fino al ritorno della primavera con giornate più lunghe e luminose. La sensibilità personale può essere molto diversa, ma se sentite che avete sentimenti negativi in questa stagione chiedete aiuto. Con il rallentamento dell’attività esterna, molte persone sperimentano una maggiore introspezione. L’autunno viene percepito come un periodo adatto a fare bilanci, riflettere su sé stessi, ridefinire priorità. A volte le emozioni ed i pensieri si accumulano e creano caos ed immobilità in altre situazioni al contrario si può generare un aumento di creatività. I colori caldi, l’atmosfera più raccolta e la dimensione contemplativa possono favorire il pensiero simbolico, i ricordi, nuove idee.
Naturalmente la dimensione culturale e personale in relazione alla stagione autunnale varia molto il significato psicologico per alcuni è serenità e bellezza, per altri solitudine, per altri ancora è l’inizio “vero” dell’anno dopo l’estate.
Personalmente il primo settembre, non è ancora effettivamente autunno, ma le vacanze sono spesso solo un ricordo, è il vero inizio dell’anno. E’ il momento in cui partono progetti ed idee in cui metto entusiasmo ed energia. La mia formazione è Junghiana ed il simbolismo di questa stagione è davvero interessante che condivido con voi.
Nel simbolismo junghiano, l’autunno è una stagione ricchissima di significati psicologici e archetipici. Jung e gli autori post-junghiani non ne parlano in modo sistematico come “stagione” in senso meteorologico, ma utilizzano l’autunno come immagine del ciclo vitale, del processo di individuazione e del rapporto con l’inconscio. Ecco i nuclei principali:
La fase discendente della vita psichica
L’autunno rappresenta il momento in cui l’energia dell’Io, dopo l’espansione primaverile-estiva (giovinezza e affermazione nel mondo), comincia un movimento verso l’interno. È collegato alla maturità e alla mezza età — fase cruciale nel pensiero junghiano perché invita alla trasformazione interiore e non più solo all’adattamento esterno.
Legami simbolici: Crisi di senso, Individuazione, Integrazione delle parti ombra, Preparazione al ritiro, non come declino ma come approfondimento
Il lasciare andare: morte simbolica e trasformazione
Le foglie che cadono sono un’immagine naturale del processo psichico di rimozione dell’identificazione con vecchi ruoli e maschere (Persona). L’autunno richiama l’archetipo della morte-rinascita, tipico dell’alchimia, tanto cara a Jung.
Connesso a: Nigredo alchemica (fase di decomposizione), Distacco dall’Io inflazionato, Accettazione del limite e della caducità
Il mondo interiore e l’oscurità creativa
Con la riduzione della luce, l’autunno simboleggia l’avvicinamento all’inconscio, che ha un valore generativo, non solo distruttivo. È un invito a “scendere” dentro di sé.
Temi junghiani collegati: Ombra, Anima/Animus, Immaginazione attiva, Ritiro ritmico dell’energia psichica
Raccolta e semina per il futuro
In autunno si raccolgono i frutti e si conservano i semi. Questo corrisponde alla fase di interiorizzazione dei contenuti psichici e alla preparazione di una nuova identità come : Integrazione delle esperienze, Bilancio della prima parte della vita, Gestazione di nuove possibilità inconsce.
Jung riconosce alcuni archetipi che riecheggiano l’autunno, ma prima di introdurli devo accenare cosa sono gli archetipi per questo autore.
Gli archetipi per Jung sono strutture psichiche universali e innate, comuni a tutta l’umanità. Non sono immagini già formate, ma schemi originari che organizzano le esperienze emotive, simboliche e mitiche. Vivono nell’inconscio collettivo, cioè il livello della psiche che trascende la storia personale. Ecco un breve elenco che si intreccia con le emozioni di stagione.
- Il Vecchio Saggio: introspezione, visione, discernimento
- La Grande Madre nella forma Terribile o Oscura: nutrimento e dissoluzione
- Il Trickster/trasformatore: caos creativo che prepara al nuovo
- Il Re morente: caduta dell’ordine precedente che apre al cambiamento
Jung vedeva nelle emozioni autunnali (melanconiche, contemplative) un ponte verso la profondità dell’Anima. Non sono segnali di debolezza, ma di contatto con la vita simbolica. L’autunno, nel simbolismo junghiano, è il tempo psichico: della discesa interiore, della metamorfosi, della morte simbolica dell’Io, della integrazione dell’Ombra, della preparazione al rinnovamento. È un invito a rallentare, raccogliere, lasciar cadere il superfluo e incontrare ciò che vive nel profondo.
Voi come vivete questa stagione? Me lo volete raccontare nei commenti o in privato? Sarò pronta ad accogliervi.