Al diavolo la bilancia

Il titolo di questo articolo doveva essere “Non dare peso al peso”, ma poi rileggendolo ho pensato fosse utile essere più incisiva. La bilancia, strumento odiato e temuto, è stata creata nell’antichità con lo scopo di evitare inganni nel commercio. Da tempi remoti fino ad oggi è considerato un simbolo di giustizia eppure il momento di salire sulla bilancia per qualcuno è un momento vissuto con enorme ansia e/o disagio.

Quando è cominciato tutto questo? In un tempo passato, non troppo remoto, per la maggior parte della popolazione riuscire a mettere insieme il pranzo e la cena era una vera peripezia.

Oggi non è più così, eccetto purtroppo ancora per alcune minoranze. Il cibo è sempre disponibile, ci sono negozi aperti anche durante la notte e con una semplice App ci portano il nostro alimento preferito a casa.

Con tutta questa disponibilità di cibo dovevamo essere sereni eppure noi esseri umani sempre insoddisfatti abbiamo creato un altro problema: l’ideale del corpo perfetto!

Ecco quindi il grande divario tra disponibilità di cibo e la possibilità di aumentare di peso. Chiunque, se mangia troppo e male, oltre ad avere problemi di colesterolo, pressione arteriosa alta, disfunzioni intestinali può aumentare di peso. Sono pochi i fortunati dotati di super metabolismo che impedisce loro di prendere peso, ma che non garantisce la salute gastro intestinale o cardiovascolare!

Come sappiamo non basta la disponibilità di cibo per prendere peso altrimenti saremmo tutti obesi. Il cibo spesso diventa il rifugio dopo giornate storte, dopo amori falliti, il compagno se ci si sente soli e la coccola che ci è mancata magari nell’infanzia. Si può essere golosi è vero, ma dopo una certa quantità dello stesso cibo il gusto non viene percepito allo stesso modo perché le papille gustative ormai sature non inviano più i segnali al cervello affinché possa trarre gusto da quel particolare cibo quindi questa è solo una scusa.

Per molti il rapporto con il cibo è un rapporto complicato. Non starò in questa sede a spiegare i perché ed i per come visto che ne parliamo tutte le settimane! Vi dico solo che aumentare di peso diventa un problema perché il corpo non risponde ai canoni che la società ha creato.

Non solo la società, il gruppo in cui siamo inseriti, ma anche l’immenso mondo virtuale sempre pronto a dare giudizi e sempre pronto a demonizzare chi non si adegua al modello.

La body positivity sembra quasi un contentino creato per una sorta di politicamente corretto più che per reale convinzione perché una persona in sovrappeso viene sempre vista con disgusto.

Ma torniamo alla dannata bilancia. Non deve essere un problema se non lo volete. Se accettate il vostro corpo e la vostra vita vi sta bene così al diavolo la bilancia (abbiate solo riguardo per la salute mi raccomando!) Non dovete essere a dieta per sempre se non è quello che volete e gli abiti si vendono di tutte le taglie e a qualsiasi prezzo!

Se non volete stare a dieta non fatelo, se sono gli altri a spingervi in questa direzione non fatelo. Fatelo solo se è una vostra scelta

Se il corpo in cui vivete non è quello che vi rappresenta (e non quello dei vostri sogni mi raccomando questo è importante!) vi sentite goffe o inadeguate allora una perdita di peso è necessaria. La bilancia non deve essere il giudice severo, ma l’indicatore se si sta facendo bene o meno un determinato cammino.

Se il numero che vedete sulla bilancia influenza il vostro umore e la vostra autostima, non esitare a chiedere aiuto. Siete molto di più di ciò che mangiate, è importante la consapevolezza su ciò che mangiate, ma anche il vostro benessere e la vostra serenità (a tavola o no!)

Se non c’è il numerino tanto atteso possono essere tanti i motivi: da un errore della bilancia a variazioni di peso casuali. Per questo in genere bisogna pesarsi non più di una volta a settimana a digiuno ! Quando ci si pesa e si scopre che non è cambiato niente, ci si deprime inutilmente. Un aumento di peso non significa sempre aumento del grasso corporeo così come una diminuzione non è una diminuzione di grasso! Le fluttuazioni di peso sono fisiologiche e sono influenzate da tantissimi fattori quali interventi ormonali, farmaci, temperatura esterna, attività fisica. Se state facendo tutto bene, alimentazione corretta e attività fisica, non ci sono motivi per non perdere peso!

Invece di delegare il vostro stato di salute alla bilancia imparate ad ascoltarvi ed osservarvi: la pancia è più sgonfia? Vi sentite più leggeri? Le scarpe entrano meglio? La cinta va larga? Il pantalone si chiude con meno difficoltà? Avete meno fiatone? Vi sentite pieni di energia? Questi sono gli unici parametri da tenere in considerazione!

Se ci si pesa tutti i giorni , o più volte al giorno, cercando conferme è doveroso chiedersi cosa faccia davvero paura : il numerino che vedete scritto o il valore che la società in cui vivete gli dà?

Vi ricordo che solo voi siete autorizzati a darvi un valore e non la bilancia!

La psico-nutrizione ti cambia la vita

Problemi grandi non hanno soluzioni semplici. Nel caso di sovrappeso o di obesità il sogno è quello di mangiare quello che si vuole senza ingrassare. L’approccio verso queste problematiche prevede una visione molto ampia poiché il problema è oltre l’aumento di peso e la gola e riguarda il corpo, ma principalmente la nostra testa.

La psico nutrizione è una scienza che si occupa del rapporto tra cibo e mente. Da una parte vengono presi in esame gli aspetti strettamente nutrizionali che comprendono la conoscenza dei principi alimentari di base, i corretti accoppiamenti alimentari e quindi un’educazione al riguardo. Dalle scelte da fare al supermercato, ai prodotti a km 0 fino alle modalità per cucinare mantenendo intatte le caratteristiche organolettiche degli alimenti.

Dall’altra parte tutto l’immenso mondo che riguarda gli aspetti emotivi che girano attorno al cibo ed indaga i primi momenti di interazione con la madre o la persona che si occupava dell’alimentazione, fino ai riti sociali ed i significati che culture diverse danno al cibo.

Nel mio caso mi occupo di questo da oltre venti anni, prima esclusivamente come psicologo che si occupa di disordini alimentari (sovrappeso in particolare) ed in seguito come coach alimentare in modo da avere gli strumenti per dare tante indicazioni pratiche ai miei pazienti.

Molto importante la collaborazione con il medico di base ed una nutrizionista, in caso di prescrizione dietetica, un grande alleato può essere anche il personal trainer perché una duratura perdita di peso dipende anche dall’attività fisica.

L’approccio alla perdita di peso è quindi sempre un approccio integrato che prende in esame la persona nella sua interezza: fisica, psichica e nutrizionale. Molto importante è indagare la modalità di consumazione del cibo, come viene scelto e come viene preparato, ma anche se si mangia da soli o in compagnia.

L’aumento di peso non avviene in pochi giorni o in pochi mesi, spesso viene da anni di abitudini errate: ricette di famiglia, vita disordinata, ma anche aver imparato l’aspetto consolatorio del cibo se stanchi, stressati o arrabbiati.

Quindi la vera difficoltà sta nel dover cambiare alcuni schemi mentali e sostituirli con altri ottimali per una buona qualità della vita. Quindi il ruolo dello psicologo è importante non solo nell’aspetto del disturbo dell’alimentazione, ma anche riguardo l’ansia derivata dal dover seguire una dieta o rispetto ai ripetuti insuccessi precedenti, il vissuto della propria immagine corporea e le resistenze al cambiamento.

E’ importante un’educazione alimentare di base, la pianificazione di risultati a breve e lungo termine, apprendere la consapevolezza dei propri comportamenti non solo riguardo al cibo. Imparare a reagire in modo adattivo alle emozioni, riconoscere il senso di sazietà e le azioni che si compiono per noia, per rabbia, per stanchezza o semplicemente perché si è innescato il pilota automatico!

Dal sito del mio editore

Rubrica settimanale dedicata alle pubblicazioni di Campi di Carta, campi spaziosi e “coltivati” con i più svariati “semi” culturali. 📖

Questa settimana il suggerimento verte su di un libro particolare, sul giusto approccio per tornare a vivere bene: “Dimagrire: una scelta consapevole. Il metodo integrato della dott.ssa Scanu” di Emanuela Scanu Psicologa.

Nella collana Campi Aperti, dedicata alla saggistica, Campi di carta annovera questo interessante libro della dottoressa Scanu.

il mio libro a primavera…è ancora più prezioso!

No, non è un banale ricettario sulle diete nel quale trovare una qualche formula miracolosa e immediata. È un percorso, un metodo che integra le varie parti di una persona, le valorizza, le analizza e le fa evolvere. Per dimagrire non è semplicisticamente sufficiente privarsi del cibo, ciò sarebbe sbagliato. È necessario guardarsi dentro e percorrere l’insidiosa strada dello scommettere su se stessi.

La Scanu articola un lavoro molto esaustivo lungo tutti i capitoli e le utili schede in appendice e, innanzitutto, parte dalla sua lunga esperienza di psicologa.

Sebbene io ritenessi di essere sfuggita da molti anni dalle negative maglie di pensieri che non fanno rimanere in forma e salute, ho scoperto che invece talvolta ci sono ricaduta. Quindi su le maniche e si fa pulizia emotiva e fisica, primo passo per avere le idee chiare e ricominciare ad adottare un sano stile di vita, fuori ma soprattutto dentro.

Semplice nell’esposizione, chiaro ed accurato. Consiglio questa pubblicazione.

Hai davvero deciso di metterti a Dieta? Poniti queste domande prima di cominciare!

Oggi è lunedì. Questo è quel lunedì? Quello in cui decidi di perdere peso? Sei sicura? Per iniziare al meglio devi essere onesta con te stessa e per esserlo devi farti alcune domande. Poiché iniziare una dieta è facile, ma più difficile è portarla a termine è importante capire alcune cose di te stessa prima di intraprendere un percorso che se viene interrotto prematuramente ti lascerà con i kg di troppo e tanta autostima in meno!

Calcola quanti kg hai preso ed in quanto tempo e poi chiediti il perché. La risposta sarà solo una: perché hai mangiato di più e spesso male, ma devi andare più a fondo e comprenderne le ragioni. Non basta dire a te stessa sono golosa, o mi piace mangiare. Non fermarti lì, perché ti stai prendendo in giro. Si può essere golosi è vero, ma il nostro corpo sa darci i limiti quando funziona bene e se non lo fa c’è qualcosa che non va ed in genere la risposta è nelle tue emozioni che condizionano le tue azioni (ne abbiamo parlato tante volte!) Hai avuto da poco una gravidanza e ti sei lasciata andare? Hai fatto davvero troppi sgarri nelle feste? Sei in menopausa? Sei insoddisfatta della tua vita o di una relazione?

Ricorda:

Ogni problema richiede una dieta apposita ed una apposita impostazione mentale!

Lo step seguente deve farti capire perché vuoi dimagrire. Anche qui si fa presto a dare una risposta: non mi entra più nulla, non mi piaccio, faccio fatica a salire le scale, per la salute. Tutte risposte valide, ma sono troppo generiche ditevi in faccia la verità!

Vorresti sentirti più sexy, più sicura…? Ognuno ha la sua risposta ed è importante che si senta davvero il bisogno e si abbia un obiettivo importante da raggiungere anche se per gli altri può sembrare frivolo!

Capire quindi cosa aspettarsi dalla dieta è un altro momento cruciale. Anche in questo caso le aspettative, sulla carta, sembrano scontate, ma non si possono delegare alla dieta tutte le responsabilità. Quanto sei disposta a sacrificarti? Una restrizione calorica non basta serve attenzione, attività fisica e l’introduzione di buone prassi che permetteranno di non riprendere più i kg persi.

Quindi la domanda seguente è d’obbligo: Cosa rappresenta per te il cibo?

Il tuo bisogno di cibo è reale? Cosa mangi quando hai fame? E se sei triste? E se sei felice? E se sei annoiata? Smangiucchi di continuo? Fai abbuffate e poi digiuni? Mangi da sola o in compagnia? Se comprendi i tuoi comportamenti sarà più semplice seguire un regime alimentare corretto.

Per questo è importante rivolgersi ad un professionista per avere la dieta che permetta di rispondere al meglio alle proprie esigenze e non fare una dieta a caso (dell’amica, del giornale…) oppure iniziare a limitare dei cibi in modo incompetente. Queste azioni sono molto comuni e davvero lesive per il corpo e per la mente!

Un percorso con uno psicologo esperto in disturbi dell’alimentazione può rappresentare un ottimo supporto per evitare ricadute, capire perché avviene uno sgarro e come recuperarlo. Sentirsi motivati ed incoraggiati. Specie se non è la prima volta che intraprendete una dieta questa volta fatelo con cognizione, mettete in atto nuove strategie e non pensate di ripetere all’infinito le strade che avete fino ad ora percorso che non vi hanno portato da nessuna parte. Fate sì che questo sia “il lunedì”…quello giusto!

Perdere peso con le buone abitudini (senza morire di fame)

Si mangia per sentirsi al sicuro, per noia, per gola, per reagire, per ribellarsi…in ogni caso se abbiamo messo su parecchi kg è diventata un’abitudine radicata e sappiamo quanto è difficile cambiare le abitudini. Una dieta richiede enormi sacrifici e per molti diventa difficile portarla a termine.

Allora perché non provare a fare piccole modifiche ogni giorno che vi permetteranno di portare avanti il vostro impegno nel lungo termine? Se riuscirete a mettere in pratica i punti che seguiranno vi assicuro che sarete riusciti a perdere peso ed avrete scoperto il segreto per mantenerlo nel tempo.

Molte persone ritengono che per dimagrire sia necessario mangiare il meno possibile senza spezzare con gli spuntini: niente di più falso! Con una riduzione drastica delle calorie il corpo si mette in modalità sopravvivenza: con gli spuntini si mantiene attivo il metabolismo.

Non pesatevi tutti i giorni! Quotidianamente il corpo può subire delle modifiche e se dopo una giornata d’impegno non si vede un risultato sulla bilancia ci si deprime e si arriva allo sgarro. Meglio pesarsi un giorno fisso a settimana che rappresenta meglio la media reale del peso.

Bere è importante! Assicuratevi di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Evitate acqua gassata e bibite contenenti zuccheri. Imparate a tenere in borsa una borraccia. Aiutatevi con tè e tisane.

Non saltate i pasti a cominciare dalla colazione che deve garantire ottime performance durante la giornata altrimenti a cena mangerete molto più del necessario complice l’effetto relax e la scusa di aver saltato il pranzo.

Tenete d’occhio i condimenti. Ricordate che l’olio di oliva a crudo ha ottime caratteristiche organolettiche che si perdono con l’innalzarsi della temperatura. Raramente usate senape, maionese, salsa di soia ed altri condimenti industriali ricchi di coloranti e conservanti. Sostituiteli con spezie ed erbe aromatiche che riescono anche ad aumentare il metabolismo.

Mangiate 3 frutti al giorno preferibilmente fuori pasto, come spuntino, o prima del pasto MAI al termine e due porzioni di verdura al giorno alternando verdura cotta a quella cruda.

Imparate ad usare vaporiera e bistecchiera ed eliminate dal frigo cibi precotti e surgelati.

Imparate le corrette combinazioni alimentari. Evitate di mischiare alimenti di famiglie diverse nello stesso pasto.

Mangiate piano masticando bene è il principio fondamentale per evitare meteorismo ed altri problemi gastrointestinali. Necessario anche per raggiungere il senso di sazietà: se mangiamo velocemente introduciamo molto più cibo del necessario.

Tenete d’occhio gli extra! Prendere l’abitudine di mettere per scritto gli sgarri permette di controllarli ed essere consapevoli.