La dieta comincia sempre di lunedì

A volte l’equilibrio tra come siamo e come vorremo essere è difficile da ottenere: quanti tra noi, ciclicamente, cercano la formula magica che ci doni all’istante una forma fisica migliore attraverso la quale sentirsi più belli, più sani, più forti?

Non sentirsi bene con noi stessi ci può trascinare in un vortice dal quale è difficile uscire, nel quale ci sentiamo inadeguati poiché pensiamo che ciò che ci manca (che può essere un lavoro migliore, o la stima dei colleghi o il non avere abbastanza “successo” nella vita sociale) dipenda dal nostro corpo, che non è come vorremmo.

Succede poi che il fatto di non riuscire ad ottenere quel cambiamento ci fa sprofondare in una tristezza che si auto alimenta (non mi piaccio, sono cupo, vorrei cambiare ma non riesco, nessuno mi vuole bene veramente perché io stessa non mi piaccio).

Mi sono imbattuta in Dimagrire, una scelta consapevole di Emanuela Scanu, edito da Campi di Carta, che non è uno dei soliti testi che reclamizzano diete miracolose. Ha un approccio al tema dei chili in eccesso, e soprattutto del non piacersi, che non parte da ciò che siamo abituati a mangiare, ma che ci porta, capitolo dopo capitolo, ad una conoscenza più profonda di noi, delle nostre debolezze e dei nostri punti di forza.

L’obiettivo è migliorare l’autostima per poter iniziare il cammino verso un cambiamento che ci renda più sereni. 

Credo che tanti di noi abbiano sperimentato che se facciamo una dieta per perdere chili l’effetto tende a non essere duraturo.

Se leggerete questo libro, scritto da una psicologa e non da una dietologa, scoprirete che essere consapevoli di ciò che mangiamo, di come mangiamo e del perché mangiamo cambia totalmente il rapporto con il cibo, scoprirete che occorre “gustare” ciò che si mangia, che il cibo non può essere “consolatorio” ma che costituisce un approccio sano alla vita.

Un sentito grazie a Marina Asperti per questa bellissima recensione del mio libro!

Vi invito a seguirla qui:

Per perdere peso non cercare scorciatoie

Per perdere peso cerchi sempre la strada più veloce? Speri nella formula magica o nella pillola della felicità?

Sei un’illusa se pensi che si possa ottenere la perdita di peso senza sacrifici. Se questo ti è chiaro scopri cosa ho da insegnarti con il mio libro ed inizia il vero cambiamento che prima del corpo passa dalla testa!

Dimagrire una scelta consapevole 2 è il mio nuovo libro giunto alla seconda edizione.  Chiariamo che non è un libro di diete. Si parla di alimentazione, certo, ma principalmente dei cambiamenti che devono avvenire dentro di te.

Liberati da idee infondate che ti hanno causato solo frustrazione,  perdita di soldi e tempo ed inizia a dimagrire consapevolmente io ti insegnerò come!

Puoi acquisare on line il mio nuovo libro “Dimagrire una scelta consapevole 2/Il NUOVO Metodo Integrato della Dott.ssa Scanu” e ricevere la propria copia direttamente a casa con una dedica personalizzata e senza spese di spedizione.

Se è un regalo per una persona a cui tieni raccontami qualcosa di lei ed indica il suo nome e recapito completo. Sarà inviato in confezione regalo senza costi aggiuntivi.

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Dimagrire una scelta consapevole/METODO INTEGRATO della Dott.ssa SCANU

Dimagrire: una scelta consapevole

Prefazione

Autore Emanuela Scanu Editore Campi di Carta 2013

Questo non è un altro libro sulle diete. Certo, si parla di cibo, di alimentazione, ma principalmente si parla di cambiamenti che devono avvenire dentro di voi, se volete veramente raggiungere l’obiettivo della perdita e del successivo mantenimento del peso corporeo.

Se sperate di trovare qui la formula magica, la bacchetta della felicità, rimarrete delusi. Forse non ve ne siete accorti, ma nella vita senza sacrifici non si ottiene nulla. Il percorso che propongo è una strada in salita, costellata da mille difficoltà, ma una volta arrivati al traguardo quello che avrete imparato sarà vostro per sempre.

Niente di duraturo si ottiene se vogliamo passare per le scorciatoie: l’unico sistema è un impegno sincero, costante, vissuto con entusiasmo.

E’ necessario riprendere in mano la propria vita, riappropriandosi  del proprio corpo “passo dopo passo”, scoprire in che cosa credete davvero, fare attenzione a come vi comportate e a quello che fate quando le cose non vanno per il verso giusto. A cosa dedicate tempo e come lo fate, ma anche a come spendete i soldi ed infine a come mangiate. Non è una questione di kg. anche se i kg c’entrano eccome! Ciò che siete sta nel vostro piatto, il vostro rapporto con il cibo dice tutto dell’atteggiamento che avete nei confronti della vita : mangiate nello stesso modo in cui vivete.

Le abbuffate o le privazioni continue s’intrecciano ad esigenze intime e assolute che vanno al di là del rapporto con la bilancia o con l’immagine esteriore. Ad attivarsi è ben altro: la dose di gioia e di benessere o la soddisfazione a cui credete di aver diritto.

Mi occupo di disturbi dell’alimentazione da circa venti  anni e sono una psicologa, ma recentemente mi piace propormi come “coach alimentare” , perché ancora oggi si fa fatica a capire o ad accettare che si può aver bisogno di un aiuto esterno . Nell’immaginario collettivo lo psicologo è ancora quello che “cura i matti” ed è quindi visto in maniera negativa.

E’ per questo che il Metodo Integrato viene proposto sotto forma di Corso. Un corso grazie al quale apprendere come mangiare in modo corretto, sia dal punto di vista strettamente nutrizionale che da quello psicologico ed emozionale, in modo tale da ottenere un supporto indiretto, certamente non tradizionale, ma comunque valido.

Medici nutrizionisti o dietologi prescrivono diete, danno alcuni consigli e propongono un controllo ad un mese …  e voi siete lì con tante belle pagine, ma “soli”  ad affrontare le insidie, i dubbi e le difficoltà.

Se fosse facile intraprendere una dieta e seguirla, non ci sarebbero così tante persone obese o in sovrappeso che ad ogni fallimento si sentono sempre più inadeguate e sconfitte. Con il mio Metodo  io partecipo in modo attivo, specie nei primi giorni, alle scelte, alle difficoltà e alle cadute. Analizzo gli schemi mentali che sottostanno alle azioni, ai dubbi e utilizzando le risorse delle persone, propongo soluzioni nuove per affrontare responsabilmente i cambiamenti: insomma la persona non si sente sola, ma può contare su un punto di riferimento.

A differenza di altri operatori, personalmente preferisco utilizzare il contatto ed il controllo del cibo, quello che generalmente si definisce in modo errato e frustrante “dieta” , come strumento e non come fine: riuscire ad imporsi un corretto approccio alimentare significa anche inserirlo in un contesto più ampio di stile di vita, di organizzazione e riordino di pensieri e sensazioni. Mi piace pensare ad  alimentazione equilibrata/controllata,   legandola al concetto assolutamente rivoluzionario di una scelta in positivo che interagisce con tutti gli aspetti del nostro vivere quotidiano e promuove profondi cambiamenti. In realtà mi interessa solo marginalmente cosa mangiate.

Nella concezione classica invece si pensa a “fare una dieta” imponendosi enormi sacrifici per una settimana, un mese o tre, per poi tornare a fare le stesse cose che si facevano prima e trovarsi un bel giorno ad aver recuperato i chili perduti con tanto di interessi.

Un’alimentazione sana va inserita in uno stile di vita corretto altrimenti è una forzatura e prima o poi l’impegno si esaurisce, s’interrompe con grosse ripercussioni sul fisico, che fa sempre più fatica a smaltire i kg accumulati, e per la psiche, che ogni volta si ritrova l’autostima nel baratro.

Durante il mio percorso professionale ho raccolto centinaia d’informazioni e grazie al confronto con le persone che si sono affidate a me ho potuto intraprendere la strada per sviluppare il mio Metodo.

Il Metodo è sempre in aggiornamento , perché continuano a crearsi situazioni nuove che impongono variazioni e diversi punti di vista: nuove scoperte scientifiche che sostituiscono le precedenti, la diffusione delle intolleranze alimentari, il crescendo di uno stile di vita sempre più dinamico e competitivo che innalza a dismisura i livelli di stress ed insoddisfazione, le incertezze economiche e lavorative, l’aumento di persone che scelgono il biologico o fanno la scelta di vita vegetariana o vegana.

Il Metodo – Integrato non è un vestito a taglia unica per tutte le stagioni che può essere indossato da  chiunque in qualsiasi momento bensì è qualcosa da adattare ed è in continua evoluzione. Non è un modello statico, ma dinamico.

Alcuni consigli utili per una persona possono risultare inadatti per un’altra, questo perché non siamo tutti uguali e non abbiamo gli stessi strumenti di comprensione, i tempi di apprendimento sono diversi anche se a volte alcune problematiche si presentano in modo simile. Le storie ed i vissuti delle persone rappresentano un’infinita varietà,  quindi non è possibile proporre un unico modello valido per tutti, ma sicuramente una cosa vi accomuna: la mancanza di amore verso voi stessi.

Questo sarà un argomento  focale del programma: imparare a  prendervi cura di voi stessi e trovare il modo di valorizzarvi, anche attraverso semplici consigli di look e stile .

In questa sede inoltre saranno indicati i principi base della scienza dell’alimentazione, proposti in sostituzione di concezioni errate molto diffuse e radicate. A volte si è assolutamente certi di aver fatto scelte light, oppure di aver mangiato in modo corretto ed in giuste porzioni ed invece non è così. La tradizione culinaria  italiana è spesso ricca di errori, nutrizionalmente parlando, perché nata principalmente nell’immediato dopoguerra, quando le brave mamme italiane riuscivano a sfamare tante bocche avendo a disposizione spesso ben poco. Ma quel tipo di alimentazione oggi non può essere riproposta alla lettera, va rivisitata.

Analizzeremo le situazioni psicologiche più comuni che portano ad un aumento di peso, tra queste ognuno potrà riconoscere almeno parte della propria esperienza ed avere la possibilità di fare dei cambiamenti. Se siete curiosi di mettervi alla prova e volete intraprendere un cammino responsabile nella vostra vita continuate a leggere: io vi accompagnerò.

Dimagrire è una questione di testa

Abstract dell’intervento nella diretta Fb “Quattro chiacchiere a colazione” del 13 maggio 2021

Se il tuo obiettivo è la perdita di peso e fino ad oggi puoi aver trovato difficoltà nel raggiungere la tua meta, è perché ti sei focalizzato esclusivamente sulle informazioni riguardanti l’alimentazione, senza prendere in considerazione la variabile più importante: la tua mente.

Mi indirizzerò più direttamente ad un pubblico femminile, perché è quello che risulta più rappresentativo nella mia pratica clinica, ma i signori maschi non si sentano esclusi … leggete fino in fondo: i consigli e le riflessioni che propongo sono utili anche a voi!

Ti sei mai chiesta perché non sei riuscita a portare a termine una dieta? O perché hai recuperato così velocemente i kg appena persi? La tua risposta è sincera? Ho paura di no. La stragrande maggioranza delle persone (il 91% per essere precisi) che si mette a dieta, perde peso per un po’;  arrivata ad un certo punto, mette da parte la dieta o inizia a seguirla in modo difforme, con la conseguente ripresa  di  tutto o quasi il peso perso.

Queste le giustificazioni  più comuni : – è colpa dello stress –  è faticoso cucinare cose diverse  – non ce la faccio, non ho abbastanza forza – il mio metabolismo è lento- ecc. Il vero motivo invece è solo uno:  dimagrire è una questione di testa e se prima non cambi il rapporto con il cibo non dimagrirai mai a lungo termine e non manterrai mai il tuo peso ideale.

In qualche modo è meglio dire: devi far pace con il cibo , ma anche con te stessa.

Cambiare il proprio rapporto con il cibo è possibile: certo non è un sistema semplice ed immediato, ma è sicuramente l’unico che ti permetterà di uscire da schemi mentali sbagliati che ti relegano prigioniera. Ogni volta che mangi di più di quello che dovresti ricorda che non è una scelta consapevole. La tua voce interna dice: sono golosa, mi piace, prenderò quel pasticcino prima che lo mangi qualcun altro, meglio finire la torta rimasta in frigo così non ci penso più …

In realtà  ci sono spinte che ti obbligano e  che ti imprigionano. Quando smetterai di concentrarti su ciò che è rimasto sulla credenza o nel frigo, soltanto allora potrai sentirti veramente libera di pensare ad altro.

Vorrei che imparassi a sentire di  cosa veramente hai bisogno e la sensazione di essere libera di mangiare se  hai fame e di non mangiare quando non ti va o sei sazia. E’ faticoso vivere  sempre con la sensazione che se non mangi quella cosa in quel momento chissà cosa ti perdi, e con l’atteggiamento che quello sia l’ultimo dolce sulla terra. Solo le scelte consapevoli ti permetteranno di avere un’ottima qualità di vita, facendo sì che tu mantenga il tuo peso.

Se davvero stavolta vuoi riuscire nell’impresa di dimagrire, è nella testa che devi lavorare, invece di stressarti a contare calorie, pesare il cibo, stare attenta a questo o quello negandoti ogni cosa e sentendoti frustrata ogni momento.

Quindi dimentica i meccanismi mentali che hai conosciuto ed applicato fino ad ora: come hai visto  non funzionano!

Quello che devi fare è iniziare a prendere in considerazione tutti quei processi che ti portano a trasgredire e mangiare di più e male. Credimi:  quello che mangi è una diretta conseguenza di quello che pensi e se cerchi di cambiare quello che mangi senza cambiare prima quello che pensi, è impossibile raggiungere l’obiettivo.

Dal libro “Dimagrire una scelta consapevole”  di Emanuela Scanu

Campi di Carta Editore 2013

La psicologia dietro la prova costume

Ti sei mai chiesta  perché non sei riuscita a portare a termine una dieta? O perché hai recuperato così velocemente i kg appena persi? La tua risposta è sincera? Ho paura di no. La stragrande maggioranza delle persone (il 91% per essere precisi) che si mette a dieta, perde peso per un po’;  arrivata ad un certo punto, mette da parte la dieta o inizia a seguirla in modo difforme, con la conseguente ripresa  di  tutto o quasi il peso perso.

Queste le giustificazioni  più comuni : – è colpa dello stress –  è faticoso cucinare cose diverse  – non ce la faccio, non ho abbastanza forza – il mio metabolismo è lento- ecc. Il vero motivo invece è solo uno:  dimagrire e’ una questione di testa e se prima non cambi il rapporto con il cibo non dimagrirai mai a lungo termine e non manterrai mai il tuo peso ideale.

In qualche modo è meglio dire: devi far pace con il cibo , ma anche con te stessa.

Cambiare il proprio rapporto con il cibo è possibile: certo non è un sistema semplice ed immediato, ma è sicuramente l’unico che ti permetterà di uscire da schemi mentali sbagliati che ti relegano prigioniera.Ogni volta che mangi di più di quello che dovresti ricorda che non è una scelta consapevole. La tua voce interna dice: sono golosa, mi piace, prenderò quel pasticcino prima che lo mangi qualcun altro, meglio finire la torta rimasta in frigo così non ci penso più.

In realtà  ci sono spinte che ti obbligano e  che ti imprigionano. Quando smetterai di concentrarti su ciò che è rimasto sulla credenza o nel frigo, soltanto allora potrai sentirti veramente libera di pensare ad altro.

Vorrei che imparassi a sentire di  cosa veramente hai bisogno e la sensazione di essere libera di mangiare se  hai fame e di non mangiare quando non ti va o sei sazia. E’ faticoso vivere  sempre con la sensazione che se non mangi quella cosa in quel momento chissà cosa ti perdi, e con l’atteggiamento che quello sia l’ultimo dolce sulla terra. Solo le scelte consapevoli ti permetteranno di avere un’ottima qualità di vita, facendo sì che tu mantenga il tuo peso.

Tratto dal mio libro: Dimagrire una scelta consapevole/Metodo Integrato della dottoressa Scanu edito da Campi di carta 2013 CAPITOLO 1

Palestra: non basta per dimagrire!

Parere diffuso è che se si va in palestra 2-3 volte a settimana ci si possa permettere di mangiare qualunque cosa perché tanto: si smaltisce! Mi spiace contraddire questa diceria, ma spesso, anzi quasi mai, questo è possibile! Infatti il bilancio energetico tra quello che introduciamo e quello che bruciamo deve essere in negativo se l’obiettivo è la perdita di peso! Un’attività fisica regolare sicuramente è un aiuto, ma comunque bisogna tenere conto della quantità e della qualità di ciò che si mangia.

Tutti gli studi confermano che per dimagrire o mantenere il peso corporeo è necessario applicare nel tempo un corretto stile di vita associando un’alimentazione equilibrata ed una corretta attività fisica adatta all’età ed al proprio fisico. Infatti non tutti i tipi di attività danno gli stessi risultati. Se iniziate un corso non adatto al vostro corpo, alle vostre tempistiche ed alle vostre capacità probabilmente lo lascerete a metà. Se poi non vi piace ed è una forzatura il risultato a breve termine è praticamente lo stesso. Un po’ di aiuto lo potreste avere se vi segnate con un amico/a che ha la vostra stessa difficoltà verso lo sforzo fisico potrebbe essere un rinforzo per entrambi! (a patto che a fine allenamento non passiate dalla pasticceria per premiarvi!)

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Io cerco di dare il buon esempio!

L’allenamento deve contenere esercizi aerobici ed anaerobici personalmente amo la corsa o almeno la passeggiata sostenuta poiché si può praticare sempre in qualunque luogo e stagione. Alternare corsetta a passeggiata veloce permette di tenere alto il metabolismo e bruciare di più durante tutta la giornata e non solo durante l’esercizio fisico. Questo tipo di allenamento non deve essere inferiore ai 30 minuti altrimenti è uno sforzo inutile inoltre deve essere costante nel tempo con almeno 5-6 uscite settimanali. Potete sfruttare per tutta la giornata il potere delle endorfine naturali che producete allenandovi di mattina. Vi assicuro che se riuscite a farlo per 10-15 gg di seguito diventerà quasi una “droga” e vi sentirete sempre pieni di energia!!!

Per mantenere la muscolatura integra deve essere assicurato anche un ottimo apporto proteico in particolare proteine con alto valore biologico. Cosa significa? Sono quelle proteine ricche di aminoacidi ramificati (per favore evitate i bibitoni che spesso nelle palestre sponsorizzano!!) questi vanno direttamente nei muscoli senza passare per il fegato quindi sono utilizzati per rinforzare i muscoli e creare energia. Dove si trovano? In alimenti di origine animale come carne e uova, ma anche nel formaggio come il grana ed il parmigiano che sono ricchi anche di calcio e vitamine B2 e B12.

 

questo articolo è disponibile anche su RomaOggi.eu rubrica Mind&Food

 

 

 

In guerra con il cibo

 

Mangio perché mi rende felice… ma dura poco…poi mi vengono i sensi di colpa e ho bisogno di mangiare di nuovo.

Quando sono a dieta il cibo è il mio pensiero fisso…conto i momenti per il prossimo pasto, ma cedo prima.

Spesso sono triste, i cibi dolci mi fanno sentire più leggera, ma dopo poco ancora più pesante.

Credo che non ne verrò mai fuori, il cibo è il mio tormento.

E’ che mi piace mangiare non riesco a dire di no.

Queste sono solo alcune, e  tutte frasi vere, pronunciate dalle mie pazienti quando si sono recate da me la prima volta. Non sempre però riescono ad esprimere in modo così chiaro la loro guerra con il cibo. Fare il passo di chiedere aiuto vuol dire aver raggiunto la consapevolezza che da soli non si riesce a raggiungere l’obiettivo e che in fondo il cibo centra poco e niente. Il cibo che ci mangia (non che mangiamo!) non ha niente a che vedere con la funzione di nutrimento. Serve a colmare un vuoto, a coccolarci per una sconfitta. Il cibo non appaga quel bisogno per cui il momento della soddisfazione è molto breve e bisogna subito cercare qualcosa altro da mangiare.

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Ecco che si innesca il meccanismo perverso animato dal senso di colpa che fa crescere l’ansia e fa cascare di nuovo nella tentazione. Se non ci sentiamo amati purtroppo non basterà una scatola di biscotti o un barattolo di Nutella a farci sentire accolti. Se siamo in ansia per un esame, per risposte che attendiamo dal datore di lavoro non sarà ingurgitare nocciole e caramelle a fare passare prima il tempo, ma sicuramente avrete introdotto una quantità incredibile di calorie.

Come se ne esce? Sarebbe facile dire con la volontà, ma purtroppo questo non basta. Per contrastare un disturbo dell’alimentazione (e questo lo è!!) bisogna innanzitutto esserne consapevoli. Mettersi a dieta e non aver risolto le problematiche che sottostanno al vostro modo di mangiare, alle quantità e alle motivazioni vi farà sentire sempre più frustate e non riuscirete a perdere peso, anzi spesso accade di prenderne se ci si sente sotto pressione.

Se il cibo è una compensazione è chiaro che se ve ne private la frustrazione non appagata salirà a galla. Per cui l’unico vero impegno non sarà di eliminare il cibo, magari diminuirlo un po’, ma sicuramente mettere in discussione alcun vostri comportamenti e capacità di comunicare e relazionarvi.

Molte donne che vengono da me sono insoddisfatte della loro vita lavorativa o affettiva, ma invece di trovare soluzioni diverse o tentare il dialogo si sottraggono ad un confronto che genera ansia e che colmano con un eccesso di cibo. Naturalmente questo atteggiamento portato avanti nel tempo procura l’aumento di peso. A volte si tratta di soluzioni davvero semplici, ma la paura di sbagliare, quella di essere giudicate o sentirsi inadeguate vince su tutto e fa ripartire dal via. E’ chiaro quindi che un lavoro importante va fatta su l’autostima attraverso la conoscenza di se stessi. Imparare a mangiare in modo corretto è solo un fatto tecnico, volerlo fare parte solo dal cervello.

On line sono disponibili dei questionari per verificare la possibilità di essere affetti da disturbi dell’alimentazione, al di là del risultato, se lo avete compilato vuol dire che avete un dubbio. Il mio consiglio è prendere seriamente in considerazione un consulto con uno specialista.

Puoi leggere quest articolo anche su RomaOggi nella rubrica Mind&Food:

In guerra con il cibo – by Dott.ssa Emanuela Scanu – coach alimentare