Peso, risultati e costanza

In questi primi giorni dell’anno i social, forti delle festività natalizie appena terminate piene di tentazioni a cui nessuno ha resistito, sono invasi da richiami intriganti riguardo formule innovative che promettono di far perdere peso in breve tempo, senza sacrifici ed effetti collaterali. Alcuni di questi costano veramente poco, decine di euro, per cui si è tentati di provare anche se una parte di sé è consapevole che sono soldi sprecati, ma si sa…la speranza è dura da far morire!

Sfida dello yoga sulla sedia, lo Yoga ormonale, Ipnosi che non fa sentire il bisogno di mangiare, App per il conteggio delle calorie e dietologa on line. Pastiglie e tecniche contro il cortisolo e lo stress. Cosa hanno in comune? Sono veloci. Non richiedono sacrifici. Si può fare tutto da casa. Costi fattibili. Le recensioni sono fantastiche. Quello che viene letto è convincente. Niente impedisce di provare.

Ognuna di queste offerte ha il suo perché. Ognuno di noi però è unico e complesso. Non basta mangiare di meno o fare attività fisica se questo avviene per breve tempo nella speranza di avere risultati. Gli integratori sono utili, ma ognuno ha esigenze diverse come potrebbero esserci indicazioni diverse a seconda di una patologia o di un farmaco che si sta usando. Lo yoga ha effetti benefici se si patica regolarmente, ma ci vogliono mesi o anni. Probabilmente possono servire più cose contemporaneamente ad integrazione di un progetto di vita più ampio che non sia relegato genericamente alla perdita di peso.

Qui si fa dura perché qualsiasi strada o strade decidiate di percorrere il segreto del successo dipende da un unico fattore: la costanza. Piccoli passi, grandi risultati.

La maggior parte delle persone non vuole aspettare e spesso mette a repentaglio la salute ed il portafogli ascoltando false lusinghe. Finché non si affronta il perché si mangia troppo e male, perché non si dorme, perché non si riesce a portare a termine anche cose semplici della giornata, perché si è sempre stanchi o arrabbiati è impensabile che con un colpo di bacchetta magica può far ottenere risultati e perdipiù duraturi.

Io vado contro corrente e vi dico che c’è solo un modo per far pace con il cibo e se stessi: mettersi in discussione e decidere di cambiare molti aspetti della propria esistenza. Ovvero fare sacrifici!

Non esiste un’unica formula magica, ma un progetto specifico per ognuno di voi. Ognuno ha le sue esigenze, i suoi bisogni, la sua disponibilità di tempo e denaro ed il percorso deve essere fattibile. Quello che è valido per me non è per voi o un vostro amico. Spero che questo sia chiaro. Non è questione di dieta, ma di sane abitudini che devono sostituire abitudini errate e dannose, di un nuovo modo di guardare ed amare sé stessi.

Questo non ha un tempo definito, e non ho ancora creato una App che possa supportare questa mole di lavoro che è anche altamente individuale. Con il mio Metodo Integrato (leggi i volumi 1 e 2 editi da Campi di Carta) non faccio promesse assurde. Prometto aiuto e supporto. La creazione di strategie uniche e le modifiche necessarie per raggiungere i risultati.

La massima che gira a tale proposito sul web dice che:

Servono 3 settimane per avviare un’abitudine.

66 giorni per non abbandonarla. 6 mesi per consolidarla.

1 anno per trasformarla in un comportamento automatico ed altri 2 anni per renderla parte della tua identità.

Sono abbastanza d’accordo poiché nella mia pratica clinica so che ci vogliono 12 settimane (3 mesi!) per identificare e modificare un’abitudine. In questi tre mesi gran parte del lavoro è stato fatto. Con sane abitudini ed un diverso modo di mangiare ed ascoltare le richieste del proprio corpo Francesco (il racconto di suo pugno sul mio libro Taglia XXXL Autostima S edito da Campi di Carta) ha perso 17 kg in tre mesi e non si è mai sentito così libero, pieno di energia e consapevole nella sua vita. Ma non lo ha fatto da solo. Ci aveva provato mille volte e ad ogni imprevisto o difficoltà smetteva riprendendo velocemente i kg persi e sentendosi sempre più sconfitto. Con l’autostima a terra l’unica soddisfazione era mangiare con il risultato di un ulteriore aumento di peso aggravato dai sensi di colpa. In un percorso ci sono passi falsi come nella vita. Bisogna imparare strategie per affrontarli altrimenti il richiamo del cibo diventa automatico e potente. Ripeto da soli si fallisce. Camminare da soli è assolutamente possibile, ma dopo che si sono effettuati alcuni passaggi con successo, altrimenti se si interrompe prima di aver raggiunto quegli obiettivi cadere è facile, ma rialzarsi è difficile.

Quindi riassumendo: i risultati veloci e duraturi non esistono, ma fare piccoli passi e grandi aggiustamenti è possibile. Non si ha bisogno di nuovi buoni propositi. Si ha bisogno di mantenere più a lungo quelli vecchi.

Nei commenti attendo le vostre testimonianze!

Dimagrire senza dieta si può: la testimonianza di Elisabetta Viccica

Ho conosciuto Elisabetta qualche anno fa e l’ho trovata una donna meravigliosa. Con il cuore aperto mi ha raccontato la sua storia davanti ad un caffè ed un dolcetto in centro a Roma.

(Vi sembra strano parlare di dolci se parliamo di dimagrire? No se è una scelta consapevole!)

Elisabetta fino a 18 anni era magra, ma una serie di vicende personali l’hanno sminuita e delusa. Questo le ha fatto cercare conforto nel cibo al punto di raggiungere i 150 kg. Cibo come consolazione e vissuto con amore ed odio. Lei che ha sempre amato vestirsi bene e con la passione per la lingerie non trova più nulla da “mettersi” innescando un circuito di insoddisfazione/cibo. Non c’erano ditte in grado di contenere le sue forme senza apparire in un sacco. Prova varie diete senza risultati ed è sempre più delusa ed amareggiata.


In foto Elisabetta Viccica ritratta dal fotografo Andrea Laureani

Evita accuratamente tutti gli specchi, dice che in casa non li ha, ma vedersi nella foto del matrimonio della sorella è un trauma. Non è lei quella nella foto, non riesce a riconoscersi. In quello che io considero la svolta (l’evento che fa cambiare rotta!)  il momento della consapevolezza. Ha il coraggio di intraprendere un percorso psico-nutrizionale : soffre di Binge Eating. Il primo step è la rieducazione alimentare.

E’ il 2003 ed in breve tempo perde i primi 20 kg. Impara a mangiare le verdure che inserisce nella sua dieta con dei trucchetti :

Mettevo le zucchine sopra la pizza bianca per farmele andare giù e poi ho imparato a fare colazione. Da allora non ho mai più saltato un pasto! – mi dice.

Attraverso il percorso psicologico si rende conto che la colpa del suo aumento di peso è l’insoddisfazione. Capisce che è ora di riprendersi i suoi spazi, a dire no quando qualcosa la fa stare male. Si lascia alle spalle le cause dell’insoddisfazione e rifiuta ogni cosa possa stabilizzarla e rimette al centro della sua vita se stessa.

Il primo momento importante è disegnare un modello di abito che la faccia sentire di nuovo una donna. Una sarta l’aiuta a realizzare la sua idea ed in poco tempo inizia a vestire altre donne in sovrappeso e a tirarle fuori dal deleterio circolo vizioso. Nel giro di pochi anni si sente sempre più soddisfatta si gira indietro e …ha perso 80 kg con una alimentazione corretta e maggiore consapevolezza di se e delle sue emozioni.

Nel 2010 realizza la prima linea di abbigliamento, non senza difficoltà, ma con grandi soddisfazioni. Incontra sul suo cammino persone, istituzioni ed associazioni che credono in lei e nel suo progetto. Un’altra sfida che ha vinto per lei e per tutte le donne che si sono e sono state messe da parte, che hanno permesso ad altri di decidere per loro ed hanno smesso di volersi bene. Infine nel 2012 un altro traguardo: la creazione del concorso di bellezza per donne curvy “Miss bella in carne”.

Lavorare sull’autostima, sull’autoconsapevolezza e l’accettazione del corpo non è stato facile, ma è stata circondata da tante donne fantastiche ed oggi è di nuovo una di quelle donne che condividendo questa esperienza vuole essere di esempio a tante altre donne che si sono dimenticate di esserlo.

Dalla natura i rimedi per i disturbi digestivi, ma migliorare lo stile di vita è raccomandato

Studio spesso le correlazioni tra sintomatologia fisica e mente e le problematiche di tipo digestivo rientrano tra queste in modo molto marcato.

Circa 37 milioni di persone in Italia soffrono di senso di gonfiore ed altri disturbi legati alla digestione e quasi la totalità della popolazione ne ha sofferto almeno una volta nella vita. Purtroppo questi disturbi sono sempre più frequenti a casa di uno stile di vita che ci costringe ad una alimentazione scorretta  dove stress e nervosismo sono dominanti.

Solo quando la sintomatologia diventa importante ci si rivolge al medico,  nella maggior parte dei casi si ricorre ad antiacidi o sostanze che riducono la produzione di succhi gastrici. Questi rimedi però non risolvono il problema, anzi a volte lo coprono o espongono la persona ad effetti collaterali anche gravi come il ridotto assorbimento di alimenti o un maggiore rischio di infezioni intestinali.

Come si possono alleviare i sintomi come bocca amara, gonfiore o sonnolenza dopo i pasti senza effetti indesiderati?

Innanzitutto un gran lavoro deve essere svolto sullo stile di vita. Cercare di evitare i cibi spazzatura, il fumo. mangiare e dormire regolarmente già vi porta un pezzo avanti nella prevenzione. Non sempre questo è facile, ma cercate di uscire da schemi mentali che vi legano ad abitudini negative e con piccole modifiche arrivate ad abbracciare più sane abitudini.

Come sempre la natura è di grande aiuto ed una mia amica esperta in fitoterapia mi ha dato delle dritte che condivido con voi.

Tra le piante che sono in grado di supportare le trasformazioni chimico-fisiche degli alimenti all’interno dell’’apparato intestinale abbiamo: ananas, cardo mariano e gli enzimi contenuti nelle Maltodestrine fermentate.

L’ananas è ricco di bromelina, un enzima capace di favorire la digestione delle proteine ed è utile nei disturbi dispeptici. Coriandolo, carvi, cardamomo e finocchio agiscono invece sul gonfiore, stimolando l’appetito e la digestione. Esistono tantissime tisane che possono essere acquistate tranquillamente al supermercato ed hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Un grande aiuto può derivare anche dall’estratto dei semi di pompelmo che è un antimicrobico intestinale attivo su muffe, batteri e lieviti che agisce senza alterare la flora intestinale ed ha la capacità di ripristinare l’equilibrio di tutto il sistema digestivo. Sembra infatti capace di stimolare la produzione di sostanze che vanno a proteggere e riparare eventuali danni alle mucose.

Puoi leggere questo articolo anche sulla mia rubrica MIND&FOOD su RomaOggi.eu