Imparare a piacersi di più … e quindi anche agli altri!

Una persona sicura è disinvolta, non teme le critiche, impara dagli errori, ma prima di tutto si vuole bene.

La chiave per piacersi di più nasce tutto da queste due semplici paroline: volersi bene! Se ci si vuole bene si ama il proprio corpo e se ne prende cura. Attività fisica e corretta alimentazione sono i capisaldi. Dedicare un po’ di tempo al giorno ad un minimo di attività fisica adatta all’età ed al proprio fisico aumenta le endorfine, oltre che bruciare calorie, con ottimi risultati sull’umore. Mangiare in modo sano permette al corpo e quindi al cervello di lavorare bene. Mangiare sano non significa privarsi di tutto, ma concedersi degli extra una volta a settimana come premio, se lo facciamo tutti i giorni non sono più extra, ma la norma! Molte delle nostre insicurezze nascono da un corpo che non ci piace, ma l’unico modo che abbiamo per migliorarlo è amarlo!

Imparare ad indossare gli abiti con taglio e colore che valorizzano e non solo quelli di moda. Riconoscere eventuali difetti ed evidenziare i pregi con capi adatti al nostro corpo e alla nostra personalità nonché al nostro lavoro!

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Evitare gli eccessi, nel mangiare, nel fare, nel parlare, nel divertirsi, il troppo storpia in ogni caso e se ci vogliamo bene sappiamo anche che non serve stressarci per divertirsi  per forza, il corpo a volte ha bisogno di un ALT ben deciso e la mente ha bisogno di riflettere nel silenzio.

Essere amico di tutti mantenendo la propria personalità. Circondarsi di persone positive con le quali condividere e di persone più brave e capaci per imparare ogni giorno qualcosa di più.

Imparare a ridere, per la precisione prendere con ironia gli incidenti di percorso, una sbadataggine, una parola non gradita. Diventa più semplice affrontare ogni cosa e il mondo appare più leggero.

Essere sinceri paga. Non significa raccontare tutto a tutti, ma raccontare le cose come stanno senza nascondere eventuali errori o mancanze questo evita di stare sempre in ansia e di commettere errori su errori. Si rispetta una persona sincera ed etica e non viene mai messa in dubbio al contrario di chi ha la fama di essere inattendibile.

Madre e figlio: un rapporto speciale

Pochi legami possono essere così intensi come quello che si instaura tra madre e figlio.  Prima dal cordone, poi al seno e ancora dopo con lo svezzamento: una madre nutre letteralmente il proprio figlio fino al raggiungimento dell’autosufficienza di quest’ultimo e non solo.

Quando il bambino è cresciuto, la madre continua a nutrirlo con il suo amore e con le sue cure. La madre, per il suo bambino, è un pilastro quotidiano, un rifugio, un complice: è la prima figura di attaccamento capace di offrire libertà affinché il bambino possa intraprendere il suo cammino personale.

I bambini vivono una condizione di assoluta, anche se transitoria, dipendenza dalla loro madre, devono fare affidamento sull’adulto per qualsiasi necessità. Con la crescita e la maturità questo rapporto cambia, ma rimane per lo più indissolubile nel corso del tempo.

Elogio del camminare

Non parlo certo di un’attività fisica pesante fatta di lunghe e faticose sessioni in palestra che ci lasciano spossati e sudati, ma di un’attività fisica leggera e di tipo aerobico, che può essere praticata a qualsiasi età, in qualsiasi momento ed in modo assolutamente gratuito : la camminata!

Recentemente sono apparsi articoli sull’argomento su riviste prestigiose (e non di settore!!!) in cui viene messo in evidenza come il camminare sia una pratica sempre piu’ diffusa e con effetti benefici provati sul corpo e sulla psiche.

Già Rousseau indicava la passeggiata come “strumento rigenerante” e Boudelaire decantava gli effetti sulla creatività del vagabondare per le vie della città di alcuni artisti …. io non disdegnerei neanche il “trekking urbano”  che ci connota in un contesto naturale o sociale per mezzo del quale possiamo confrontarci. Sì confrontarci, prima di tutto con noi stessi : con la nostra volontà d’impegnarci, la nostra resistenza fisica e psicologica di prendere un impegno e portarlo avanti con costanza …

All’inizio non è facile specie per chi non è mai stato un “patito del fitness”, ma con il passare dei giorni vi assicuro che alla noia ed alla stanchezza si sostituiranno entusiasmo e curiosità.

Non ci credete? Provate a fare a piedi il percorso vicino a casa che di solito percorrete in auto. Bastano 15 minuti in una direzione ed altri 15 per il ritorno … vi accorgerete che di quel percorso così familiare in realtà conoscete bene poco e vi invito a ripetere lo stesso percorso altre 10 volte nei giorni a venire … Vi renderete conto di notare cose che non avete mai notato (viste di sfuggita, ma mai osservate!) sentirete odori a cui non avete mai fatto caso e potrete provare sensazioni nuove. Oltre agli ovvi benefici sulla salute per quel che riguarda respirazione, circolazione e calorie bruciate (poche ,ma meglio di nulla!!) imparerete un modo nuovo di guardare il mondo che vi circonda.

Se questo approccio è troppo filosofico vi lascio alle parole di Jane Fonda che in un suo famoso manuale negli anni 80 descriveva il faticoso percorso da una vita di eccessi tra fumo, farmaci, alcool e cibo ad un sistema di vita piu’ salutistico  fino a raggiungere l’obiettivo di una sana camminata giornaliera … “ho corso nelle luci cangianti dell’estate nella campagna del New England, ho fatto jogging nel Central Park di New York dove il freddo mi congelava le lacrime, mi sono trascinata con gli occhi pieni di sonno nelle albe della California prima che si svegliassero i ragazzi … mi piace incontrare le facce di altri camminatori , specie di quelli ultrasessantenni. Mi piace che sia una cosa che si può fare ovunque, ma soprattutto mi piace quando l’ho fatto!!”

Non credo ci sia altro da aggiungere non resta che farsi coraggio e provare … buona passeggiata!

 

Perché la coppia entra in crisi ?

Il termine “coppia” viene inteso come l’unione di due soggetti che per loro libera scelta hanno deciso di formare una unità, regolata da precise condizioni dette e sotto-intese. Ogni coppia è diversa dalle altre, e porta con sé un ideale di amore differente, così come i modi di viverlo e manifestarlo. In generale i partner dovrebbero essere sufficientemente maturi da creare  un legame solido, anche se nel tempo subirà cambiamenti con il il mutare delle esigenze e dei bisogni reciproci.

La vita insieme, la condivisione degli spazi, i cambiamenti della struttura della famiglia con nascite e perdite porta inevitabilmente ad insoddisfazioni e conflitti, che se non gestiti correttamente, possono portare a vere e proprie rotture.

Ogni fase della vita di coppia può essere contraddistinta da un particolare problema legato alla sfera delle emozioni e della sessualità. Nello specifico, i problemi sessuali sono conseguenti a cause fisiche oppure psicologiche: una diminuzione del desiderio potrebbe derivare da una ridotta produzione femminile di estrogeni nelle donne piuttosto che di testosterone negli uomini. Anche il biologico processo dell’invecchiamento, situazioni di stress e affaticamento fisico o l’ utilizzo di alcuni antidepressivi possono esserne la causa.

E’ possibile incorrere in periodi “no” della coppia, ma se questi sono continuativi nel tempo e si accompagnano all’avversione e all’evitamento del partner, sarà necessario intervenire con una precisa terapia, che vada ad indagare profondamente la sfera delle emozioni, principalmente quelle legate o derivanti da scarsa autostima e fiducia nell’altro, eventuali quadri depressivi, ansiosi, paura della sessualità, sensi di colpa ed eventuali traumi subiti, sia fisici che psicologici.

Cosa vuoi fare da grande?

Una domanda sicuramente non banale che offre ai bambini la possibilità di esprimersi. Una domanda utile per intavolare un dialogo scherzoso che potrebbe rivelare sogni ed aspirazioni come solo fantasie!I desideri ed i sogni espressi dal bambino non andrebbero mai sottovalutati e sono fondamentali per comprenderlo e conoscerlo meglio. In ogni caso il bambino non va mai “forzato” a dare una risposta e non devono essere svalutate eventuali sue risposte. Quando le rivelazioni sono spontanee si può tentare un approfondimento facendo altre domande, anche se l’argomento non aderisce alla realtà.

Rispettare il mondo fantastico del bambino è importante poichè nella fantasia è possibile ogni cosa. Compito fondamentale dei genitori è quello di aiutare il bambino a capire come poter concretizzare le sue passione collegandole alle esigenze del mondo reale. Quindi accompagnare senza giudicare cercando di rassicurare e capire.Il corretto supporto genitoriale permette al bambino di esprimere liberamente i suoi desideri, lo renderà curioso e  fiducioso delle sue capacità.