I nostri genitori ci hanno insegnato l’indipendenza?

Diventando “grandi” diamo per scontato di essere maturi ed indipendenti eppure non sono processi scontati. Da quando nasciamo è una lotta continua verso l’indipendenza: mangiare da soli, vestirsi da soli, camminare da soli, anche dormire nel proprio lettino è una delle prime conquiste verso l’indipedenza. In fondo è un processo sempre in divenire ed è assai complesso. Conquistare l’indipendenza coinvolge vari aspetti della vita di una persona, inclusi quelli psicologici, alcuni dei quali hanno una posizione chiave e possono influenzare il percorso verso l’indipendenza. Vediamoli insieme:

1. Autostima:

L’autostima gioca un ruolo cruciale nella capacità di diventare indipendenti. Un senso di autovalutazione positivo può motivare una persona a cercare nuove sfide e ad affrontare le difficoltà con resilienza.

2. Autonomia emotiva:

Sviluppare la capacità di gestire le proprie emozioni in modo sano è fondamentale. L’indipendenza emotiva implica essere in grado di affrontare lo stress e le sfide senza dipendere eccessivamente dagli altri.

3. Autoefficacia:

La convinzione nella propria capacità di raggiungere obiettivi è un fattore chiave. L’autoefficacia influisce sulla volontà di affrontare nuove sfide e di perseverare nonostante gli ostacoli.

4. Capacità decisionali:

Diventare indipendenti richiede la capacità di prendere decisioni autonome. Ciò implica la riflessione critica, la valutazione delle opzioni e la gestione delle conseguenze delle scelte.

5. Adattabilità:

L’indipendenza spesso richiede la capacità di adattarsi a nuove situazioni e affrontare l’incertezza con flessibilità mentale.

6. Motivazione intrinseca:

La motivazione derivante da valori personali e obiettivi interni è più sostenibile nel lungo termine rispetto a quella esterna. La capacità di definire e perseguire obiettivi personali è un elemento fondamentale dell’indipendenza.

7. Capacità relazionali:

Saper costruire relazioni sane è importante per l’indipendenza psicologica. Ciò implica stabilire confini, comunicare in modo efficace e coltivare legami che supportino anziché ostacolare l’indipendenza.

8. Resilienza:

L’indipendenza psicologica implica la capacità di affrontare le sfide e imparare dalle esperienze difficili. La resilienza aiuta a superare gli ostacoli senza essere scoraggiati.

9. Autoconsapevolezza:

Conoscere se stessi, comprese le proprie forze e debolezze, è essenziale. L’autoconsapevolezza facilita la pianificazione di obiettivi realistici e la crescita personale continua.

10. Pianificazione a lungo termine:

L’indipendenza spesso richiede una visione a lungo termine e la capacità di pianificare strategie per raggiungere gli obiettivi desiderati nel tempo.

11. Autocontrollo:

Essere in grado di gestire impulsività e ritardare la gratificazione immediata contribuisce all’indipendenza psicologica.

L’indipendenza è un percorso individuale e può richiedere tempo e sforzi costanti. SE ci si accorge di non aver raggiunto alcuni dei punti menzionati potrebbe essere utile una consulenza psicologica. L ’aiuto di uno psicologo può essere un supporto prezioso per affrontare le sfide psicologiche legate a questo complesso processo. Se invece sei un genitore e ti stai chiedendo come fare per rendere i figli indipendenti ecco qualche consiglio:

Rendere i figli indipendenti è un processo che richiede tempo, pazienza e una combinazione di approcci educativi. Ecco alcune linee guida che i genitori possono seguire:

Insegnare le competenze pratiche:

Autonomia domestica: Insegnare ai bambini a fare le faccende domestiche, cucinare semplici pasti e gestire il proprio spazio.

Gestione del tempo: Aiutare i bambini a organizzare il loro tempo, a pianificare compiti e a rispettare scadenze.

Sviluppare l’autodisciplina:

Impostare regole chiare: Definire regole e limiti in modo coerente, in modo che i bambini imparino la disciplina e la responsabilità.

Risolvere problemi in modo indipendente: Incentivare i bambini a risolvere i propri problemi piuttosto che risolverli al loro posto.

Promuovere la presa di decisioni:

Coinvolgere i bambini nelle decisioni familiari: Includere i bambini nelle discussioni e nelle decisioni familiari, quando possibile, per sviluppare la loro capacità di prendere decisioni informate.

Accettare le conseguenze: Far capire che ogni decisione comporta delle conseguenze, positive o negative, e aiutarli a imparare da esse.

Incentivare l’iniziativa:

Supportare i loro interessi: Sostenere le passioni e gli interessi dei bambini, incoraggiandoli a esplorare e a sviluppare le proprie competenze.

Promuovere l’autoapprendimento: Insegnare loro come imparare in modo autonomo, incoraggiandoli a cercare risposte, fare ricerche e affrontare nuove sfide.

Fornire un esempio positivo:

Essere modelli di comportamento: Essere un esempio di comportamento indipendente e responsabile, in modo che i bambini possano apprendere attraverso l’osservazione.

Coltivare la fiducia:

Inculcare fiducia in se stessi: Sostenere l’autostima e la fiducia dei bambini, incoraggiandoli a sperimentare nuove cose e a superare le sfide.

Comunicazione aperta:

Ascoltare attentamente: Creare un ambiente in cui i bambini si sentano liberi di esprimere le proprie opinioni e preoccupazioni, favorendo una comunicazione aperta e onesta.

Fornire supporto emotivo: Essere lì per supportare i bambini attraverso alti e bassi, aiutandoli a gestire le emozioni.

Gradualità nel rilascio del controllo:

Concedere autonomia progressivamente: Aumentare gradualmente la quantità di responsabilità e autonomia in base all’età e alla maturità del bambino.

Insegnare competenze finanziarie:

Budget e risparmio: Insegnare l’importanza del risparmio, la gestione di un budget e la responsabilità finanziaria.

Ogni bambino è un individuo unico, quindi è importante adattare questi suggerimenti in base alle esigenze specifiche dei propri figli. Il processo di rendere i figli indipendenti richiede tempo e costanza, ma nel lungo periodo porterà a individui più sicuri e autosufficienti.

Essere AUTONOMI in psicologia

In senso strettamente psicologico è la capacità di sentire, pensare e prendere decisioni da soli. Le persone autonome dal punto di vista emotivo sono in grado di gestire le proprie emozioni e si sentono sicure delle loro scelte e obiettivi. Essere autonomi significa essere in grado di governare se stessi e di determinare il proprio destino.

Tutti abbiamo la capacità di raggiungere un certo grado di autonomia ma, nonostante si tratti di un diritto naturale dell’ essere umano, pochi la raggiungono realmente.Una persona realmente autonoma è quella che dimostra di “possedere o recuperare tre capacità: consapevolezza, spontaneità, intimità”. (Berne)

Consapevolezza significa sapere cosa sta accadendo ora. Chi è autonomo è libero di poter sentire, vedere, toccare… in un poche parole a valutare la realtà in modo indipendente, in modo genuino e personale anche se diverso da ciò che gli era stato insegnato in modo diretto o indiretto. La persona consapevole non ha pregiudizi che deformano la percezione del presente e può godere del qui ed ora.

Conosce le sue emozioni e le sue fantasie e non se ne vergogna, cerca di comprendere l’altro per un reale scambio ed una comunicazione sincera. Si confronta in modo attivo e cerca di risolvere i problemi in modo propositivo.

Le persone consapevoli sanno dove stanno, cosa stanno facendo e quali sentimenti provano in proposito. La spontaneità consiste nella libertà di scelta fra un’infinità  di comportamenti e sentimenti che possiamo realizzare con la nostra personalità . Una persona autonoma è spontanea e flessibile, non follemente impulsiva ; vede tutte le scelte che può fare e adotta il comportamento che le sembra più opportuno, in rapporto alla situazione e propri scopi personali. Essere spontanei è un modo arricchente di vivere perchè aumenta il repertorio dei nostri comportamenti e quindi di risolvere i problemi in modo originale e liberi da scelte precostituite.

Dobbiamo però fare  di più che limitarci a prendere decisioni. Ha  poco senso prendere decisioni e poi non metterle in atto. Siamo autentici e completi quando il nostro comportamento esterno armonizza con le nostre intime convinzioni.

Arriviamo quindi al terzo aspetto quello che riguarda l’intimità : che è l’espressione dei sentimenti di calore, di tenerezza, di comunione con gli altri che sono proprie dello stato naturale delle nostre emozioni.

La persona autonoma, quando crede sia il caso, affronta il rischio dell’amicizia e dell’intimità. Questo non è facile per chi abbia imposto dei freni ai propri sentimenti affettuosi e non è quindi abituato ad esprimerli. Quando tenta per la prima volta di modificare i suoi vecchi programmi, in genere si sente goffo o anche falso. Ma malgrado tutto se è una persona autonoma, fa ugualmente l’esperimento.