“Lo spazio leggero” libera dall’ansia

Siamo tutti un po’ ansiosi. E’ lo stile di vita iper affaccendato che ci fa vivere la vita come se fossimo sempre sull’orlo di un precipizio. In un certo l’ansia la viviamo come “normale”, ma lo è fino ad un certo punto. La chiave per vincere l’ansia risiede nella creatività, ma non è facile comprenderlo. Non è facile chiederci cosa ci piacerebbe fare, non è facile trovare il tempo per certe cose, perché sembra una perdita di tempo. Finiamo per procrastinare all’infinito cose che in realtà ci farebbero stare bene e a furia di rimandare rimaniamo indietro di mille cose e ciò ci provoca senso di inadeguatezza e fa aumentare l’ansia.

Vi propongo un romanzo in cui molti di voi potrebbero ritrovarsi e magari trovare qualche spunto per vivere al meglio. Vi faccio un regalo: qualche riga così vi fate un’idea.

-Il suo armadio, per esempio.-

-In che senso, scusi?-

-Il suo armadio. Com’è?-

-Non lo apro mai.-

Il dottor F. solleva la penna indicando un punto immaginario sulla parete bianca. Il sopracciglio sinistro balla nel volto arcuato in un’espressione senza tono.

-Non lo apre mai?-

È per questo che Petra va in analisi. Per rimanere sprofondata nella poltrona di pelle nera, nella lentezza di una spirale di domande senza fondo.

Osserva la linea immaginaria e disegna con la mente strane creature che fuggono via dagli interstizi delle finestre piene di spifferi.

Sta così bene lì, a raccontare storie. Talvolta le inventa. Anche. Talvolta. Ma solo per scoprire se il dottor F. nasconda o meno i denti dietro quella bocca a pesce. Ha provato anche con le barzellette. È brava a raccontarle, dicono. Ma lo psichiatra non cede di un muscolo, imbalsamato come le statue di cera a piazza SS. Apostoli…

« Lo spazio leggero », edito da Affiori di Giulio Perrone, è il nuovo romanzo di Maria Rosaria De Simone. Qualche indiscrezione per incuriosirvi. Petra, il personaggio femminile, è una interior designer, che ha fatto del suo lavoro una filosofia di vita. Realizza spazi abitativi essenziali, in cui il rigore e la perfezione esteriore divengono il proposito per la ricerca del benessere e dell’ordine interiore. Questa concezione avanguardista, però, non sembra funzionare nella sua vita.

Petra infatti soffre di crisi d’ansia e il suo analista, il dottor F., per scuoterla dalla propensione all’autocommiserazione, le propone una terapia insolita e alquanto provocatoria: deve fare ordine nell’armadio che non apre da anni.

La cura conduce la protagonista in un sottile gioco psicologico che attraversa con disinvoltura fantasmi del passato e del presente, amori sconvolgenti e rancori sedimentati, luoghi e persone, gesti e parole, sogni, con la consapevolezza, infine, che l’esistenza sia un groviglio di storie imperfette che forse rimarranno irrisolte per sempre.

L’autrice romana Maria Rosaria De Simone attraverso Petra e gli altri personaggi indaga nella solitudine dell’uomo contemporaneo, alla ricerca del sottile filo nascosto, teso verso la realtà metafisica e racconta quanto sia importante utilizzare il pensiero laterale per  risolvere con creatività le sfide della vita.

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