Corro da 26 anni e da altrettanti sostengo le attività della Komen Italia dai tempi in cui mariti, padri e sorelle di pazienti vittime di cancro al seno con le loro mani operose e disponibilità hanno dato coraggio e speranza con quelle prime azioni che portavano la prevenzione fuori dall’ospedale creando la realtà della Race for the Cure.

Quest’anno eravamo in 150mila sostenuti anche dalle istituzioni che si dimostrano sempre più presenti dal Comune al Consiglio dei Ministri. La seconda domenica di maggio come da tradizione è la Festa della Mamma ed è una giornata molto significativa per la partenza della Race For The Cure. Questa edizione 2025 per il suo grande valore è stata inserita anche nel calendario giubilare ufficiale ed in tutta l’area adiacente al Circo Massimo era possibile partecipare con una gara competitiva, una non competitiva oppure fare una “passeggiata” di 2 km. Il mio percorso è sempre quello dei 5 km e corro (cammino ad essere sincera!) dedicandola ad una cara zia morta all’età di 33 anni, ma anche alle amiche che grazie alla prevenzione e alla diagnosi precoce ce l’hanno fatta!
Le grandi protagoniste della Race for the Cure sono le Donne in Rosa (donne che hanno avuto o stanno affrontato il cancro al seno!), che con la loro testimonianza portano a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione. Sono ancora circa 56.000 le donne che ogni anno ricevono una diagnosi di cancro al seno. La prevenzione è sicuramente la maggiore arma di cui disponiamo per far scendere questo numero ancora troppo alto ed ogni azione utile al riguardo è sempre importante.