Emozioni, bisogni, scopi innescano la nostra propensione a pensare, sentire ed agire. Le ragioni per cui le persone fanno quello che fanno è perchè sta quindi in quello che pensano, provano, desiderano. Ogni individuo pensa ed agisce secondo schemi definiti dalla propria personalità.
Considerando la personalità la possiamo identificare come una architettura con caratteristiche relativamente stabili che assumono rilievo in un particolare contesto sociale e che permettono di distinguere le persone le une dalle altre sia un sistema cosciente di sè, che agisce nel mondo in accordo a giudizi di valore.
Tratti motivi, valori, atteggiamenti, percezioni e valutazioni di sé sono costrutti dei quali ci serviamo per rendere conto di ciò che le persone fanno, sentono, pensano, desiderano e quindi delle varie espressioni fenomeniche della personalità.
Con essi facciamo riferimento a ipotetiche strutture mentali che verosimilmente rispecchiano il funzionamento di diversi sistemi psichici, esecutivi e valutativi che operano in concerto. Esistono due prospettive per cui è possibile guardare alla personalità. Una la vede come costruzione sociale che caratterizza l’individuo in sistemi di descrizione e classificazioni condivisi e quella che vede la personalità come un sistema capace di autoregolarsi secondo molteplici schemi psicologici e biologici.
La ricerca delle ragioni di ciò che facciamo è quindi inseparabile dalla personalità. Quali che siano i desideri, i bisogni, gli affetti è sopratutto un sistema personale di attribuzione di valore e di senso che detta le regole del gioco.